Home SezioniMusica Grande successo di pubblico per “Il Golfo magico, ovvero Mozart e Napoli”

Grande successo di pubblico per “Il Golfo magico, ovvero Mozart e Napoli”

Ramin Bahrami, Solis string Quartet e Stefano Valanzuolo al Trianon- Viviani

by Elena Barbato

La sfida  lanciata nei giorni scorsi da Marisa Laurito è stata raggiunta, i napoletani sono accorsi in tanti al Teatro Trianon-Viviani per ascoltare  Ramin Bahrami, i Solis String Quartet e Stefano Valanzuolo nella serata dedicata alla causa iraniana.

Il Direttore artistico, Marisa Laurito, ha invitato tutti a partecipare attraverso i social media «Aiutiamo la rete di soccorso dei medici iraniani nella protesta contro il regime, l’incasso della serata devoluto al Centro per i Diritti umani in Iran. «Il pestaggio e la detenzione di medici che cercano di curare feritimettono a nudo l’inumanità e la criminalità della Repubblica islamica –denuncia Hadi Ghaemi, direttore esecutivo del Chri –: nel paese sono statiarrestati, spesso senza alcun mandato, almeno 81 medici, operatori sanitari e studenti di medicina e due mediche sono morte in circostanze molto sospette».

Grande successo di pubblico  per ” Il Golfo magico ovvero Mozart e Napoli” ci porta in viaggio nella Napoli del Settecento, quando Mozart giunge , allora quattordicenne, nella città dei quattro conservatori,  insieme al padre, e che sarebbe riaffiorato a più riprese nella sua memoria, non di rado funzionando come stimolo creativo.

Tenuto in bilico tra la volontà di apprendimento e quella di
autopromozione, tra la dimensione mondana e quella rigorosamente colta, il soggiorno napoletano di Mozart fu scandito da incontri illustri, ma anche da qualche occasione mancata, persino più roboante. A testimonianza di tutta quell’esperienza ci restano, com’è noto, il fitto epistolario tenuto dai Mozart padre e figlio e, insieme a esso, i molti documenti d’epoca che attestano lo stupore provato da una capitale europea della musica, quale fu Napoli, di fronte all’epifania del giovane genio salisburghese. Non solo. Ci resta soprattutto la musica di Mozart, intrisa di fantasia, in continua ebollizione, quasi come la lava di quel vulcano inquietante che, con febbrile eccitazione, lui e suo padre videro in azione, nella primavera del 1770.
In un intreccio di parole e musica, lo spettacolo racconta non solo i fatti
che segnarono la vorticosa avventura napoletana di Mozart, ma anche
l’immagine di una città in pieno fermento e del suo rapporto complicato,
vitale, malinconico, stupito con il compositore, tracciando in maniera
leggera e divertita un ritratto d’epoca e un elogio della musica il cui
respiro è inevitabilmente europeo.

A completare la parte musicale, nello spettacolo, ricorrono anche pagine di altri autori riferibili, per molti motivi accattivanti, alla storia eall’immagine culturale di Napoli: Domenico Cimarosa, Giuseppe Martucci,Sergej Prokof’ev, Camille Saint-Saëns, Domenico Scarlatti, AlessandroScarlatti e Astor Piazzolla.
Il quartetto Solis, composto da Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio al
violino, Gerardo Morrone alla viola e Antonio Di Francia al violoncello,  ha suonato in modo magistrale attirando grandi applausi di pubblico.

La storia, scritta e narrata da Stefano Valanzuolo, si intreccia con lemusiche di Mozart riproposte dal Solis string quartet e da Ramin Bahrami nelle trascrizioni e rielaborazioni di Antonio Di Francia e Vincenzo Di Donna. La voce narrante di Stefano Valanzuolo ha esaltato la scelta delle parole, l’intonazione e l’interpretazione hanno elevato la performance… bastava chiudere gli occhi per ritrovarsi a cavallo tra le strade della Capitale in compagnia di Mozart. Il musicologo dallo stile raffinato, colto ed ironico ha provocato la gioia del pubblico napoletano in attesa del suo Terzo Scudetto con la sua narrazione dei vicoli vestiti a festa in onore della squadra del cuore.  La chiusura : “ non succede, ma se succede” ha  estasiato  tutti i presenti.

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