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Morricone Stories , l’ultimo album di Stefano Di Battista

La stagione concertistica dell' Associazione Scarlatti al Teatro Sannazaro

by Elena Barbato

Sublime la musica di Stefano di Battista, meraviglioso il connubio  con Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria ( tutti napoletani)  per lo speciale omaggio al maestro e premio Oscar  Ennio Morricone.

L’ Associazione Alessandro Scarlatti  fondata nel 1918 , presieduta da  Oreste De Divittis ha scelto il sassofonista romano per presentare il suo ultimo album “ Morricone Stories” al pubblico napoletano che ha affollato  il Teatro Sannazaro  in fredda serata d’ aprile.

 

 

 

Stefano Di Battista, tra i migliori sassofonisti d’ Italia, inizia a suonare all’ eta di tredici anni e consegue il Diploma al Conservatorio di Roma a 21 anni, nasce in un quartiere di romano  dove mamma e papà gestiscono un’ osteria  ed amano la musica. Incontra il  sassofonista Massimo Urbani  che gli farà da mentore guidando sulle scelte future e poi il successo con la colonna sonora del film ” Futura ” e l ‘incontro con il maestro Morriconee il suo ultimo album” MOrricone Stories che ha portato in testa nella classifiche francesi e tedesche.

“Ho cercato di mettere al centro il valore melodico e armonico di quello che aveva scritto il maestro, senza intervenire troppo – racconta Di Battista in una intervista –  Mi risuonavano in testa le sue parole, sapevo che in queste operazioni è importante essere essenziali, che correvo il rischio di esagerare. Ho cercato di calmare i vari Coltrane, Parker e Gillespie e Miles che entravano nel mio cervello e gli ho spiegato che trattandosi del maestro c’era bisogno di tenere a bada gli istinti …Nella musica di Morricone c’è una magia, qualcosa di unico che veniva da lui e dalla sua semplicità. C’era anche grande tecnica di scrittura, cose che teoricamente si possono anche replicare… ma quello che gli permetteva di comunicare con così tante persone ha a che fare con la magia della musica, qualcosa che non si può studiare in accademia. Ma c’è, si sente.”

L’ estro del musicista lo ha condotto a ” tu per tu” con il pubblico , divertendolo  con  i suoi intermezzi improvvisati  in cui  tra serio e faceto ha raccontato  il suo incontro col maestro Morricone che gli compose d’ improvviso un pezzo:  poi chiamato“Flora” e dedicato alla figlia.  

Di Battista è sceso in platea, ha accettato le richieste del pubblico per uno dei bis  “Nuovo Cinema Paradiso”, ha coinvolto il pubblico per il celebre corale “scio scion” di “Giù la testa”, per poi chiudere con l’ipnotico “Mission” in cui ha ripreso e reinterpretato il maestro Morricone con una musica unica e misteriosa che nutre le anime di chi lo ascolta.

 

 

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