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Al Ridotto del Mercadante lunedì 16 e martedì 17 maggio alle 21.00 va in scena Tradimenti

by Rosanna Astengo

Al Ridotto del Mercadante lunedì 16 e martedì 17 maggio alle 21.00 va in scena Tradimenti, tra i più celebri testi di Harold  Pinter nell’allestimento firmato dal regista Michele Sinisi

presentato nell’ambito del convegno Harold Pinter. La scena del potere, il potere della scena.

Scritta dal drammaturgo inglese Premio Nobel per la Letteratura Harold Pinter e debuttata nel 1978 a Londra, Tradimenti viene generalmente considerata una delle più celebri opere dell’autore.

La storia è quella di una relazione extraconiugale ripercorsa però a ritroso, dalla sua fine fino ai suoi esordi. Tutto inizia due anni dopo la fine del rapporto e termina prima che esso abbia inizio. Ma, oltre ai due amanti c’è anche il marito di lei, nonché migliore amico di lui. Insomma, un triangolo a tutti gli effetti, dalla trama apparentemente semplice e lineare. Se non fosse che il susseguirsi dei fatti lascia piano piano spazio alla complessità d’animo dei tre personaggi, accomunati da un segreto a volte difficile da portare.

Il testo di Pinter rivive sulla scena in un allestimento sanguigno e asciutto – a tratti violento – dove le parole non dette, i pensieri taciuti, le azioni nascoste riempiono le vite dei tre protagonisti, invadono gli spazi, irrompono con forza minando tutte le loro relazioni. Ed è proprio nella tensione data dai silenzi, da ciò che si poteva dire e che invece è stato taciuto, il nucleo centrale della pièce.

Michele Sinisi si addentra nell’esplorazione dell’invisibile, lavorando con gli attori sulle diverse umanità di Jerry, Robert ed Emma per restituire al pubblico personaggi vivi, carnali, potenti. Stefano Braschi nel ruolo di Jerry, Stefania Medri in quello di Emma e lo stesso Michele Sinisi – in scena nei panni del marito tradito Robert – si muovono su una scena dominata da un enorme tabellone luminoso, costruito dallo scenografo Federico Biancalani sulla falsa riga degli orologi a lettere luminose: strumenti forse più affini ad una percezione umana del tempo, fatta di intervalli imperfetti, mai precisi. Le didascalie spazio/temporali scandiscono dunque le diverse fasi dello spettacolo dando un ritmo serrato alla pièce, in un viaggio al contrario verso l’origine del tradimento, ripercorso al ritmo del rock anni ’80. La traduzione è di Alessandra Serra, le scene di Federico Biancalani. Una produzione Elsinor Centro Di Produzione Teatrale, con il contributo di Next-Laboratorio delle Idee.

Durata 1h e 20’ (atto unico)

Info www. teatrodinapoli.it
Biglietteria tel. 081.5513396 | e-mail [email protected]

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