PIERO GEMELLI, La bellezza svelata. Fotografie e storie immaginate è il titolo della mostra che si
terrà dal 9 ottobre al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, curata da Maria Savarese con Maria Vittoria
Baravelli, in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune
di Napoli.
Per la prima volta Napoli ospita uno dei più affermati fotografi italiani, un artista completo che
sfugge a qualsiasi classificazione. Nasce architetto, poi si trasferisce a Milano e intraprende la
carriera di fotografo specializzandosi in beauty e still life, passione che lo ha portato a collaborare
con “Vogue Italia” e con le edizioni estere di Condé Nast, realizzando campagne e immagini
pubblicitarie per marchi internazionali come Gucci, Ferré, Tiffany, Lancôme e molti altri.
Fotografa, ma crea anche sculture, disegni, oggetti che popoleranno le sue immagini e il suo
mondo.
“Il suo approccio alla fotografia è più vicino e analogo a quello che seguirebbe un architetto per un
progetto”, ha scritto di lui Natalia Aspesi. E ancora: “Più che un architetto fotografo è un architetto
che ha scelto la scultura. Un uomo che crea opere con le cose e i corpi e li fotografa solo perché
non può mostrare l’oggetto che amorevolmente immagina e costruisce”.
E in risposta a questo Gemelli riassume la sua visione di fotografia così: “Io non rubo l’attimo, non
fotografo ciò che accade, ma ciò che vorrei accadesse”.
Gli oggetti come le donne vengono colte dall’obiettivo per quello che permettono a lui di vedere.
La sua maggiore abilità è quella di giocare tra il senso della realtà e il senso della possibilità.
Considera la bellezza ciò che dà equilibrio alle imperfezioni. «Sono architetto di animo e di
formazione, fotografo per passione e professione. Ritengo la bellezza l’equilibrio tra opposti ed
imperfezioni. Cerco il dialogo tra istinto e progetto. Quando non fotografo disegno, faccio sculture
e architetto nuove visioni di quel mondo nascosto dentro di me»
A Napoli saranno esposte oltre 100 opere, tra fotografie, disegni e sculture di fil di ferro.
L’esposizione non sarà cronologica; analizzerà alcuni temi cardine della ricerca e del lavoro di Gemelli: il presente che ha un volto antico, l’ibridazione delle discipline, l’ambivalenza, il passare
del tempo, la memoria che modifica il ricordo.
La mostra si avvale del Patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione
con DMR GROUP insieme a SON e DGA; il catalogo sarà editato da Editori Paparo.