“Dopotutto, domani è un altro giorno” recita Rossella O’Hara nel finale, celeberrimo, del film del 1960 «Via col vento», pellicola considerata il prototipo delle grandi produzioni americane e che ha segnato intere generazioni, vincendo dieci premi Oscar su un totale di quattordici nomination.
Diretto da Victor Fleming e basato sull’omonimo romanzo di Margaret Mitchell, «Via col vento» è un classico senza tempo che racconta un’appassionata e struggente storia d’amore sullo sfondo della guerra civile americana del 1861.
Considerato uno dei più bei film di sempre, ottiene un successo senza eguali a livello di incassi: rapportato ai nostri giorni, tenendo conto dell’adattamento dell’inflazione monetaria, resta il film a detenere il record di maggior numero di incassi della storia del cinema.
La storia segue le pene d’amore di Rossella O’Hara, interpretata dall’attrice Vivien Leigh, che vive nella piantagione di cotone di famiglia a Tara in Georgia e si innamora segretamente di Ashley Wilkes, interpretato dall’attore Leslie Howard, il quale finirà però per sposare la propria cugina, Olivia de Havilland, l’attrice Melania Hamilton, ritenendo più compatibile l’unione. Rossella conosce un uomo ad una festa, un uomo destinato ad entrare nella sua vita, Rhett Butler, interpretato da un leggendario Clark Gable, dopo che il fratello minore di Melania, Carlo, le chiede di sposarlo, richiesta alla quale Rossella acconsente, convinta di dimenticare Ashley e allo stesso tempo di fargli un dispetto, ma ben presto Carlo verrà chiamato alle armi durante la guerra civile poco dopo il matrimonio senza fare più ritorno.
Le cose si complicano quando la madre di Rossella la invia ad Atlanta dalla famiglia Hamilton, occasione per Rossella di incontrare il suo amore di sempre, Ashley, che la ragazza non ha mai dimenticato nonostante il precedente rifiuto. Ad Atlanta Rossella incontra di nuovo Rhett Butler, il quale per una somma cospicua ballerà con lei, impegnata nella raccolta di donazioni per l’esercito confederato, sotto lo sgomento di tutti gli invitati.
Da sempre film discusso in quanto apertamente schierato dalla parte degli schiavisti degli stati del Sud degli Stati Uniti, opinione segregazionista tra l’altro condivisa nella prima metà del 900 da molti cittadini statunitensi, ed un approccio razzista nei confronti degli interpreti neri della pellicola, con stereotipi tipici della prima metà del secolo scorso.
Nonostante tutto, «Via col vento» è un opera colossale della durata di circa 4 ore, ambiziosa dal punto di vista della produzione con un costo di circa 3 milioni e mezzo di dollari; anche la colonna sonora della pellicola resta a tutt’oggi la più lunga mai realizzata nella storia del cinema, insomma un film da record in tutti i sensi, che merita a pieno titolo di essere considerato uno dei più belli che il cinema abbia mai regalato al pubblico, conquistandone intere generazioni in tutto il mondo.