Considerato il primo film di fantascienza della storia del cinema, «Viaggio nella Luna» del regista Georges Méliès uscito nel 1902 è un film muto, che si apre con una scena divenuta tra le più famose della storia del cinema: il razzo che si schianta nell’occhio della luna che assume fattezze umane, diventata un simbolo e un’icona di tutto quel mondo fantastico che il cinema come arte riesce a rendere fruibile a tutti.
La pellicola si compone di 17 scene chiamate “quadri” e racconta di un viaggio immaginario nella luna, è girato a 16 fotogrammi al secondo; alcuni elementi sono tagliati fuori dal quadro a causa della cinepresa di tipo Lumière adoperata da Méliès, non ancora dotata di mirino, ma non per questo la narrazione non scorre fluida, anzi, anche se il film stupisce per la sua effettistica e la fotografia, all’avanguardia per l’epoca.
Méliès usa la trama come collante, facendo sì che tutto abbia un senso, nonostante sia la pellicola stessa visionaria per quegli anni.
All’epoca il film ha un costo record circa 10.000 franchi ed è un vero spettacolo per il pubblico, ancora non abituato a quell’invenzione chiamata cinematografo: con i suoi film che danno forma alle pagine di romanzi che ne avevano preceduto le emozioni, il regista francese si adopera per utilizzare tutte le tecniche di effettistica speciale del tempo, e difatti l’intero budget è investito quasi interamente per lo scopo, dando vita a mondi immaginari che colpiscono immediatamente, e l’arguzia di Méliès, uomo di spettacolo, permette di attrarre l’attenzione degli spettatori oltre che con tecniche mai viste prima, anche con l’inserimento di ballerine in numerose scene, definendo così quel che usualmente oggi viene chiamato “il cinema delle attenzioni”.
Benchè «Viaggio nella Luna» non sia il primo film onirico di Georges Méliès, è però considerato il più importante dal punto di vista dell’influenza culturale che ha avuto sulla storia del cinema successivo: la pellicola è stata la prima opera di finzione a raggiungere un successo mondiale, “merito” anche dalla massiccia azione di pirateria effettuata soprattutto dell’inventore statunitense Thomas Edison, che ne realizza diverse copie clandestine distribuite da lui personalmente, facilitandone in tal modo la diffusione e la consacrazione a capolavoro assoluto.
«Viaggio nella Luna» è stato preso come esempio da numerosi registi successivamente per la sua popolarità, ma anche ripreso in diverse opere della cultura pop del novecento che lo citano rendendogli omaggio, da videoclip musicali come “Tonight Tonight” degli Smashing Pumpkins nel quale si vede la nave che recupera la navicella, chiamata appunto Méliès o nel videoclip dei Queen che accompagna il singolo “Heaven for Everyone” che riproduce spezzoni di sequenze della pellicola, passando per episodi dei Simpson e di Futurama di Matt Groening, fino ad una parodia a fumetti su Topolino 3488 e 3489.
Nel 1993 una copia a colori di «Viaggio nella Luna» che versava in pessimo stato, viene donata alla Filmoteca de Cataluña da un anonimo e nel 1999 è sottoposta ad un accurato restauro costato quattrocentomila euro eseguito presso i laboratori Technicolor di Los Angeles: questa edizione della pellicola è stata riversata in DVD e accompagna come omaggio le copie dell’album “Voyage dans la lune” del duo francese di musica elettronica Air che per l’occasione creano una nuova colonna sonora.