Se esiste un film che rende omaggio alla musica in maniera ineccepibile, quel film è di sicuro «The Blues Brothers» del regista statunitense John Landis.
Una commedia musicale che un cast incredibile ha resto un vero e proprio cult movie per gli amanti del cinema, della musica e dell’arte in generale.
Pellicola del 1980 dove protagonista indiscussa è la musica, al servizio dei più alti ideali di giustizia e solidarietà, «The Blues Brothers» è un film che non può mancare nella cineteca di ogni appassionato!
Il film segue le peripezie dei fratelli Jake “Joliet” Blues (John Belushi) ed Elwood Blues (Dan Aykroyd) che si ritrovano a dover mettere su la loro vecchia band la Blues Brothers Band per raccogliere i fondi necessari a salvare l’orfanotrofio in cui sono cresciuti, con un cast di attori, musicisti e cantanti a seguito del calibro di James Brown, Cab Calloway, Ray Charles, Aretha Franklin e ancora Big Walter Horton, Pinetop Perkins e John Lee Hooker; «The Blues Brothers» è una gemma del panorama cinematografico incastonata in quel genere commedia-musicale che è diventato leggenda, grazie anche all’iconica mise di vestiti neri e occhiali da sole (i Ray-Ban Wayfarer), che hanno plasmato le fattezze di Belushi e Aykroyd, rendendoli di fatto riconoscibili e imitatissimi in tutto il mondo nell’arco di pochissimo tempo.
«The Blues Brothers» non ottiene subito i risultati sperati al botteghino, anzi parte molto a rilento: basti pensare ai soli 57 milioni di dollari di incasso a fronte di un budget di produzione di circa 30 milioni, ma il vero successo lo lo raggiunge con gli incassi all’estero, con un ricavato di 58 milioni di dollari che lo rende il primo film americano a vendere più all’estero che in patria; successivamente il circuito dell’home video contribuisce al successo con altri 32 milioni di introiti.
Con un seguito (Blues Brothers – Il mito continua) del 1998, sempre diretto da Landis al quale parteciparono lo stesso Dan Aykroyd, John Goodman e Joe Morton, con il vuoto incolmabile lasciato da John Belushi (scomparso nel 1982) e con un videogioco ispirato al film cult uscito nel 1991 per i computer Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64 e MS-DOS, «The Blues Brothers» rimane un importante punto di riferimento della cultura pop del ventesimo secolo, apprezzato dalla critica e ancora oggi intramontabile, capace di divertire con un humor spontaneo e semplice senza mai scadere nel trash o nella volgarità, con uno stile inconfondibile e che ha ispirato e continua ad ispirare gli innovatori contemporanei di ogni settore artistico ancora oggi.
Nel 2012 in occasione dei 100 anni della Universal, e del trentennale della morte di John Belushi, il film è stato riproposto in versione restaurata nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, dando occasione anche ai più giovani di conoscere un capolavoro intramontabile della settima arte.