Sono andato nel suo studio – laboratorio a Villa Haas, in piazza Fuga a Napoli, un paio di anno fa. Ne ricordo il fascino, le enormi lastre da lavorare appoggiate ai muri e le innumerevoli sculture in ferro ed altri materiali metallici dalle forme più bizzarre e astratte. Era un luogo dove la fantasia non aveva limiti e l’impossibile diventava possibile.
Il Maestro mi fece da cicerone, accompagnandomi in quegli stanzoni alti, superaffollati di opere. Mi spiegò le varie fasi di lavorazione e mi raccontò la storia di molti dei suoi capolavori.
Era l’uomo dei metalli, viveva ed amava quei materiali che conosceva meglio di chiunque altro e che, in qualche modo, erano parte di lui.
Passai molto tempo ad ascoltarlo e, senza indugio, decisi di ritrarlo proprio immerso nei suoi lavori, diventando così egli stesso scultura nelle sculture, anima viva delle sue materie fredde e lavorate. Volevo fondere insieme il creatore e la creatura e, dopo pochi tentativi, capii di avere la foto che desideravo.
È una sensazione particolare, che non si può spiegare… mi accorgo e “sento” quando lo scatto è quello giusto per me, cioè esprime a pieno quello che dentro di me c’é ma non ha ancora una forma.
Ci salutammo e, mentre mi allontanavo, mi disse:
“Venga a trovarmi presto, le farò scegliere un’opera che poi le donerò”.
Di frequente ripensavo a quell’appuntamento e a quella promessa, ma, come spesso succede, ho rimandato troppo e di quell’impegno rimane solo un ricordo di grande umanità e generosità.
Augusto De Luca, (Napoli, 1 luglio 1955) è un fotografo e performer. Ha ritratto molti personaggi celebri.
Studi classici, laureato in giurisprudenza. E’ diventato fotografo professionista nella metà degli anni ’70. Si è dedicato alla fotografia tradizionale e alla sperimentazione utilizzando diversi materiali fotografici . Il suo stile è caratterizzato da un’attenzione particolare per le inquadrature e per le minime unità espressive dell’oggetto inquadrato. Immagini di netto realismo sono affiancate da altre nelle quali forme e segni correlandosi ricordano la lezione della metafisica. E’ conosciuto a livello internazionale, ha esposto in molte gallerie italiane ed estere. Le sue fotografie compaiono in collezioni pubbliche e private come quelle della International Polaroid Collection (USA), della Biblioteca Nazionale di Parigi, dell’Archivio Fotografico Comunale di Roma, della Galleria Nazionale delle Arti Estetiche della Cina (Pechino), del Museo de la Photographie di Charleroi (Belgio).