Siviglia a Napoli, la moda spagnola presentata alla città con una una serie di sfilate e incontri organizzati dall’Instituto Cervantes di Napoli e dall’Accademia di Belle Arti.
Protagoniste dell’evento, realizzato in collaborazione con la Fondazione FOQUS e l’Archivio di Stato, sono le stiliste sivigliane Rocío e Mila Montero, rispettivamente direttore creativo ed esecutivo della prestigiosa maison spagnola Lina 1960. Si tratta della casa più influente e iconica nel settore della moda flamenca, che realizza da oltre mezzo secolo abiti per il cinema, il teatro e grandi personalità come la Regina Sofía, Grace Kelly e Jacqueline Kennedy.
L’iniziativa – che gode del patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli e del Comune di Siviglia – rientra nel progetto Artigianato e Design e ha l’obiettivo di promuovere gli antichi saperi della tradizione artigiana mediterranea, integrandoli nella contemporaneità e evidenziando il legame che unisce l’Italia e la Spagna.
Con il saluto del direttore dell’Archivio di Stato, Candida Carrino, a cui va dato il merito di aver trasformato il palazzo dell’Archivio di Stato ed i suoi spazi esterni in una location d’ eccezione per eventi culturali in linea con i tempi attuali, è cominciata la serata che ha unito Siviglia e Napoli in una kermesse di cultura, storia, moda, arte ed enogastronomia.
Presente all’ evento Giovanna Cassese, presidente del Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale del ministero dell’università e ricerca scientifica che hatoringraziato le sorelle Montero e gli studenti dell’Accademia Belle Arti che hanno realizzato gli abiti a cura di Maddalena Marciano.
Con oltre 60 anni d’esperienza, la maison Lina 1960 riflette appieno lo spirito del progetto “Moda e flamenco. Tradizioni e riflessi Mediterranei tra Spagna e Napoli”: la valorizzazione e l’inserimento dell’artigianato nel design contemporaneo. Grazie al lavoro delle sorelle Montero, infatti, gli abiti e gli accessori da flamenca dell’azienda spagnola uniscono la tradizione con le creazioni più attuali. Ricercando una nuova definizione di prodotto che va oltre le frontiere del design, trasformandosi in produzioni uniche e sostenibili.
Insieme alle creazioni di Lina Sevilla nel corso della serata sfileranno anche gli abiti realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti che, dopo un anno di lavoro sul tema “La Spagna e la sua influenza sulla moda”, hanno mostrato alcune creazioni di raffinata manifattura realizzati grazie ai tessuti donati dalla storica sartoria Ugo Scolamiero. Le sfilate, a cura di Maddalena Marciano e Angelina Terzo, hanno consentito la partecipazione degli allievi dei corsi di Moda e Design dell’accessorio e di Fashion Design.
Ottimo anche percorso gastronomico realizzato dallo chef Eduardo Estatico – “Influenza spagnola a Napoli dalle tapas ai murzilli saporiti” – e degustazione di vini e prodotti tipici spagnoli e campani, a cura dall’enologa Monica Salvatore. La degustazione comprenderà jamón iberico de Bellota consorcio de Jabugo e Cava de Almendralejo (Badajoz) che l’assessorato al Turismo del Comune di Almendralejo ha inviato per l’evento.
Un gemellaggio tra Siviglia e Napoli tra nuance, sfumature, colori, stoffe e musiche che sanno di bello, organizzato in modo eccellente dall’ Istituto Cervantes di Napoli con la speranza che possa essere riproposto in futuro come strumento di divulgazione dell’arte in ogni sua forma.
Napoletana, laureata in Lettere con il massimo dei voti, premiata dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia per la migliore tesi di laurea in storia del giornalismo “1892-2000: Storia di un grande giornale, Il Mattino”. Giornalista dal 2002, ha collaborato con il Denaro, con Il Roma, con Il Mattino. Scrive di Arte, Musica, Teatro, Cinema, Enogastronomia e tutto ciò che è cultura.