Dopo Roma, Firenze, Bologna, Bruxelles, Parigi, approda a Napoli, al Teatro Mercadante, L’aria della libertà – L’Italia di Piero Calamandrei, lo spettacolo di musica e parole scritto da Nino Criscenti e Tomaso Montanari. Sulla scena, lo scrittore e storico dell’arte Tomaso Montanari, un quartetto di musicisti e, sullo schermo, le immagini dell’album fotografico di uno dei padri della nostra Costituzione, Piero Calamandrei.
Le foto vanno lette con le parole stesse di Calamandrei, estratte da lettere, scritti vari e soprattutto dal suo diario: «Io penso che qualcosa di eterno ci deve essere se noi prendiamo tanto gusto ed affezione a queste nostre gite: nelle quali circola nel nostro pensiero una parola che non diciamo per pudore, ma che pure, a ripensarla così di paese in paese, torna nuova e pura: patria».
«L’Italia ha ancora qualcosa da dire», gridò Piero Calamandrei nel 1944, riaprendo da rettore l’università di Firenze. Quell’aria della libertà può permetterci di respirare ancora: di immaginare un futuro diverso, un futuro semplicemente, profondamente umano.
Napoletana, laureata in Lettere con il massimo dei voti, premiata dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia per la migliore tesi di laurea in storia del giornalismo “1892-2000: Storia di un grande giornale, Il Mattino”. Giornalista dal 2002, ha collaborato con il Denaro, con Il Roma, con Il Mattino. Scrive di Arte, Musica, Teatro, Cinema, Enogastronomia e tutto ciò che è cultura.