La vigilia del Capodanno Cinese per il sesto anno consecutivo è stata una festa per tutti i cittadini, soprattutto napoletani, che hanno potuto vivere uno dei momenti più importanti per la comunità cinese grazie alle celebrazioni organizzate da Livecode Full Media Agency e dall’Istituto Confucio dell’Università di Napoli L’Orientale con il patrocinio morale del Comune di Napoli e di Napoli Città della Musica. Ad ospitare i festeggiamenti, il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli e la Galleria Principe, a dimostrazione che la sinergia tra istituzioni è la chiave per coinvolgere il pubblico nel processo culturale.
L’evento ha avuto inizio alle 10.00 presso il Museo con i workshop di calligrafia, intaglio della carta, taijiquan, pittura ed è stato subito chiaro che sarebbe stato il Capodanno Cinese a Napoli più partecipato di sempre. I docenti dell’Istituto Confucio, tra le meravigliose opere d’arte del MANN, hanno spiegato ai presenti le millenarie tradizioni della Cina, con dimostrazioni pratiche alle quali hanno partecipato tutti con grande entusiasmo.
Tanti i giovani e giovanissimi, studenti degli istituti superiori, universitari e tantissimi bambini, incuriositi e incantati dalle arti tradizionali cinesi ma soprattutto dalla danza del leone.
Nel frattempo, nei locali del MANNCaffè, con Giuseppe Musella di Qualcosaditè, un percorso esperienziale di degustazione del tè ha portato i visitatori a scoprire le caratteristiche di una delle bevande più conosciute al mondo e nell’atrio Maria Ferrara di WoM ha accolto i cittadini cinesi con un infopoint dedicato a coloro che vogliono studiare o lavorare in Italia.
Alle 14:00, nella suggestiva Sala del Toro Farnese, la Flora ha fatto da sfondo alle esibizioni musicali a cura dell’Associazione Ciao Cina, dell’Istituto Confucio e dell’Unione degli Studenti e Studiosi Cinesi di Chiara Ghezzi, Francesco De Dominicis, Liu Yuanyuan e Zhou Huizi.
All’esterno del MANN, presso il bistrot Le Lazzarelle, NaturaSì e l’Istituto Confucio hanno organizzato uno show cooking di Jiaozi, i tipici ravioli cinesi che non possono mancare in tavola alla vigilia di Capodanno, durante il quale Lu Yan dell’Istituto Confucio ha spiegato ai presenti come prepararli e cuocerli.
La galleria Principe di Napoli ha poi accolto, alle 16:30, le celebrazioni per l’arrivo del nuovo anno. Dopo i saluti istituzionali dell’assessora allo sport e alle pari opportunità Emanuela Ferrante per il Comune di Napoli, della dottoressa Miriam Capobianco per il MANN, del Prorettore professor Augusto Guarino per l’Università di Napoli L’Orientale, della professoressa Paola Paderni e del professor Cheng Hongjin per l’Istituto Confucio, di Massimo Caruso per NaturaSì, di Imma Carpiniello per Le Lazzarelle, il conto alla rovescia per l’arrivo dell’anno del Coniglio ha dato il via alla scenografica danza del leone dell’Accademia Hak Fu Jow, allo spettacolo di Tai Chi dell’International Wu Xing Kung Fu, alla danza degli ombrelli e al coro dell’Associazione Ciao Cina che ha chiuso i festeggiamenti augurando un felice e prospero anno del Coniglio a tutta la città di Napoli.
“Abbiamo voluto celebrare l’anno del Coniglio con un leprotto (del I secolo d.C.) esposto nell’atrio; quest’anno sarà possibile vedere tanta arte cinese, lingua, cultura e tradizioni della Cina. La nostra idea è che i musei debbano essere portali dove non solo presentare la storia di Roma ma le culture di tutto il mondo. Significa innanzitutto rispettare le altre civiltà, riconoscere alla Cina che ha avuto un impero millenario come quello di Roma, riconoscere che i nostri libri di scuola sono troppo orientati all’Occidente. In realtà il mondo antico era pieno di civiltà e il fatto che noi siamo nati in Italia non significa che non dobbiamo riconoscere questo primato. Un mondo colorato dove le culture si incontrano fuori e dentro il MANN.” Queste le parole di Paolo Giulierini, direttore del MANN che, come ogni anno, accoglie le celebrazioni esponendo nell’atrio del Museo un’opera rappresentante l’animale simbolo dell’anno in corso.