Home Arte All’Accademia di Belle Arti l’omaggio a Antonio Niccolini

All’Accademia di Belle Arti l’omaggio a Antonio Niccolini

Venerdì 16 dicembre ore 9.30 Aula Magna – Accademia di Belle Arti di Napoli

by Comunicato Stampa

Giornata di studi per le celebrazioni del 250° anniversario della nascita e del 200° anniversario della nomina a Direttore del Reale Istituto di Belle Arti a cura di Pier Luigi Ciapparelli

L’Accademia di Belle Arti di Napoli rende omaggio al maestro toscano Antonio Niccolini in occasione del 250° anniversario della nascita e del 200° anniversario della sua nomina a Direttore dell’istituzione, con una giornata di studi che si svolgerà venerdì 16 dicembre nell’Aula Magna dell’Accademia.

L’iniziativa a cura del prof. Pier Luigi Ciapparelli, con i contributi di diversi studiosi approfondirà la sua varia ed ampia produzione che spazia dalla scala architettonica a quella urbana, dalla scenografia all’effimero, Antonio Niccolini (San Miniato di Pisa 21 aprile 1772-Napoli  9 maggio 1850) è figura dominante nella cultura architettonica e teatrale napoletana della prima metà dell’Ottocento.

Fondamentale è il suo apporto alla scenografia napoletana e italiana. Il confronto con capolavori di compositori del livello di Gioacchino Rossini, Saverio Mercadante e Giovanni Pacini lo qualifica, assieme ad Alessandro Sanquirico, tra i più rappresentativi interpreti del melodramma italiano della prima metà del XIX secolo. L’attenzione per l’ambientazione storica, sollecitata anche dal suo interesse per gli avanzamenti delle ricerche archeologiche e il rifiuto per la scenografia come spettacolo a sé stante a favore di una visione più unitaria, sono tra i punti di forza del suo linguaggio scenico, ricostruibile oggi grazie al ricco fondo di disegni conservato alla Certosa e Museo di San Martino a Napoli.

Non va trascurato anche il suo ruolo all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Napoli per la quale promuove la nuova organizzazione istituzionale e didattica approvata ed entrata in vigore nel 1822, data anche della sua nomina a direttore.

In tale ambito va ricordato il suo impegno didattico come primo professore della Reale Scuola di Scenografia, istituita con decreto reale nel 1816 e di cui va considerato il vero promotore.

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