Al Teatro San Ferdinando “LIBIDINE VIOLENTA” di Enzo Moscato
Dal 15 al 20 novembre al Teatro San Ferdinando debutta il nuovo spettacolo scritto e diretto da Enzo Moscato
Libidine violenta, le vicende di un’eccentrica scrittrice o cantante fuori moda dall’ambigua identità sessuale in fuga dalla solitudine e dalla follia
Il cartellone del Teatro San Ferdinando di Piazza Eduardo De Filippo prosegue con le rappresentazioni in prima nazionale dal 15 al 20 novembre dello spettacolo Libidine violenta, il nuovo testo del drammaturgo Enzo Moscato di cui firma anche la regia.
Prodotto da Teatro Metastasio di Prato, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale e Casa del Contemporaneo lo spettacolo è interpretato dallo stesso Moscato e da Giuseppe Affinito, Luciano Dell’Aglio, Tonia Filomena, Domenico Ingenito, Emilio Massa, Anita Mosca.
Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Dario Biancullo, le luci di Enrico de Capoa, il trucco di Vincenzo Cucchiara.
«In scena – si legge nelle note – un viaggio allucinante e allucinatorio dentro le pulsioni autofagocitanti della scrittura, le ossessioni di una mente al limite, la fuga dalla follia e dalla solitudine attraverso l’eccesso, il parossismo, la farsa, l’ironia.
Reci, un’eccentrica scrittrice, o vecchia cantante fuori moda, dall’ambigua identità sessuale, dichiara di volersi – forse – suicidare perché non riesce a buttar giù le sue scandalose memorie. Ne sussegue un gioco di visioni, ricordi, evocazioni, improbabili balletti, telefonate schizofreniche, incontri misteriosi, tutti partoriti e messi in scena dalla mente sgangherata della Reci e costantemente doppiati, replicati, proiettati, come in un vertiginoso carnevale. Una grande e paradossale abbuffata di parole, per perdersi nel godimento puro dell’irrefrenabile coercizione desiderante della scrittura e rinunciare a dare un senso alla spiazzante brutalità della vita».
Note alle quali l’autore e regista aggiunge la seguente citazione di Copi da un’intervista rilasciata al giornalista di Libération Michel Cressole: «Ho preso il vizio di recitare. Quando si scrive, s’immagina il tempo dell’azione, per esempio, di come si prende il coltello. Mi sono reso conto che sceglievo chi mi assomigliava, perché potesse fare i tempi come io li avevo scritti. Sono un cattivo attore, ma fedele all’autore!».
Dopo le rappresentazioni a Napoli lo spettacolo sarà in scena dal 22 al 27 novembre al Teatro Metastasio di Prato.
Testo e regia Enzo Moscato, con Giuseppe Affinito, Luciano Dell’Aglio, Tonia Filomena, Domenico Ingenito, Emilio Massa, Enzo Moscato, Anita Mosca, scene Luigi Ferrigno, costumi Dario Biancullo, luci Enrico de Capoa, assistente scenografo Sara Palmieri, trucco Vincenzo Cucchiara, coordinamento tecnico dell’allestimento Marco Serafino Cecchi, assistente all’allestimento Giulia Giardi, direttore di scena Clara Varriale, elettricisti Simone Picardi, fonico Teresa Di Monaco, cura della produzione Francesca Bettalli, Camilla Borraccino, organizzazione generale Claudio Affinito, foto di scena Pepe Russo, video documentazione Pietro Di Francesco, immagine del manifesto Sofia de Capoa, produzione
Teatro Metastasio di Prato / Teatro di Napoli-Teatro Nazionale / Casa del Contemporaneo.