“Sogni, Colori e Bisogni” è la rassegna teatrale itinerante a cura dell’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema di Gianni Sallustro in collaborazione con la Talentum Production di Marcello Radano, che quest’anno giunge alla sua quindicesima edizione, e si svolge al Teatro Instabile Napoli e al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei.
La rassegna è dedicata alla piccola Lorena Boccia, allieva dell’Accademia prematuramente scomparsa.
Con questa rassegna, che mette in luce il talento dei giovani – afferma Gianni Sallustro, regista e direttore artistico della rassegna – ho voluto evidenziare la necessità di continuare a sognare dopo un periodo drammatico, quello della pandemia. I sogni, soprattutto quelli alimentati dall’arte, dal cinema, dal teatro, sono importanti perché migliorano la nostra vita. I colori sono le emozioni che vengono drammatizzate con la recitazione. I bisogni sono quelle necessità come lo stare insieme, il condividere, il confrontarsi, l’interagire. Compito del teatro e del cinema è quello di rigenerare lo spirito, l’anima. Così come ho voluto fortemente ‘rigenerare’ il Teatro Instabile Napoli, dove si svolgerà parte della rassegna, luogo magico, cercando di dirigerlo artisticamente rispettando il passato legato al suo fondatore Michele del Grosso, ma dandogli anche la mia impronta artistica.
Mercoledì 29 e giovedì 30 giugno al Teatro Instabile Napoli le proiezioni dei due cortometraggi “Con occhi diversi” ed “Io” entrambi incentrati sul mondo dei bambini, diretti da Gianni Sallustro e realizzati da Giovanni e Lucrezio Catapano, fanno da prologo alla rassegna.
Venerdì 8 luglio e Sabato 9 luglio 2022 alle ore 20,30 al teatro Instabile Napoli va in scena “Lo magnifico cunto” adattamento e regia di Gianni Sallustro da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile. Si tratta della favola di Cenerentola nella sua prima versione napoletana scritta, alla quale poi attinsero Perrault e gli altri favolisti successivi al Basile.
Si prosegue sabato 16 luglio al teatro Di Costanzo Mattiello a Pompei alle ore 20.30 con “Una farsa chiamata vita” di Gianni Sallustro ispirato ad un testo di Vincenzo Scarpetta. Sofia, sorella di Don Saverio, confessa al fratello di essere stata vittima di una violenza quando accompagnò il fratello a Roma venticinque anni prima. Da quella violenza è nato don Felice Sciosciammocca, figlio naturale e segreto di Sofia, ora fidanzato con Marietta, figlia di don Saverio.
Chiude la rassegna domenica 17 luglio ”Non ti pago” di Eduardo De Filippo. Quagliuolo, gestore di un botteghino di banco lotto a Napoli, è un accanito giocatore che non indovina mai un numero vincente. Al contrario, il suo impiegato Mario Bertolini, interpretando casualità e sogni, vince sempre; un giorno al Bertolini capita perfino di vincere una ricca quaterna datagli in sogno proprio dal defunto padre del suo datore di lavoro ma Ferdinando Quagliuolo si rifiuta di pagargli la vincita e trattiene la giocata sostenendo che quella fortuna in realtà spetta a lui. Il defunto padre, venuto in sogno a Bertolini, ha commesso un involontario errore di persona, perché Bertolini abita proprio nella stessa casa dove un tempo abitava Ferdinando quando il padre era ancora in vita. Da qui si sviluppa la commedia piena di colpi di scena.
I PROTAGONISTI
Gianni Sallustro, attore, regista, doppiatore e direttore artistico dell’Accademia Vesuviana del Teatro e del Cinema. Diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Politeama di Napoli, e diplomato come mimo attore presso l’I.C.R.A project di Michele Monetta, ha, inoltre, il diploma di 1° livello e di 2°livello di Doppiaggio conseguito presso “Professione doppiaggio” di Roma. Sallustro annovera nel suo curriculum esperienze teatrali, cinematografiche e televisive. Tante le fiction Rai e Mediaset da lui interpretate (La squadra, Un posto al sole, Carabinieri, Sette vite, I Cesaroni, Un Medico in Famiglia). Ha lavorato con grandi maestri come Massimo Ranieri, Gabriele Lavia, Emma Dante, Antonio Calenda, Antonio Capuano, Roberto De Simone, Michele Del Grosso e il grande Dario Fo. Tanti i cortometraggi e lungometraggi girati, alcuni dei quali hanno ricevuto importanti riconoscimenti come L’Eredità di Raffaele Ceriello e Il peso esatto del vuoto di Vincenzo Pirozzi. Molteplici sono i riconoscimenti ricevuti tra cui, ultimi in ordine di tempo: Miglior attore XIV edizione del Corto e Cultura Film Festival, città di Manfredonia, Premio GARGAUNIA -Miglior attore ALL’Officinema Film Festival , XVIII EDIZIONE, premio come miglior attore di teatro e cinema conferito dalla Camera dei Deputati – Fondazione AISPIS.
L’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema diretta da Gianni Sallustro
L’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema diretta da Gianni Sallustro è una scuola di recitazione teatrale e cinematografica che si propone di dare ai giovani e ai meno giovani un’occasione per esprimere le loro qualità, coltivare le loro passioni. Nella recitazione il corpo, la voce e la mente sono gli strumenti attraverso i quali si rappresentano le emozioni. Sono queste emozioni che danno vita a un personaggio sul palcoscenico e dietro la macchina da presa. Bisogna avere, quindi, prima un certo controllo su: corpo – mente – voce per poi passare alla dimensione delle emozioni. Per ultimo, bisogna studiare il personaggio attraverso l’analisi dei testi e della vita dello stesso. Per queste motivazioni l’Accademia fa vivere, studiare e sperimentare il teatro, il cinema, la musica, il canto ai suoi allievi affinché respirino il mondo dell’arte a 360° gradi. In questo modo gli si garantisce un’alta preparazione con docenti qualificati e con l’allestimento di spettacoli teatrali e prodotti audiovisivi.
La storia del T.I.N.
Fondato dal 1967 da Michele Del Grosso il TIN – Teatro instabile di Napoli trovò sede in via Martucci. Si sono esibiti giovani artisti tra cui Roberto De Simone, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Peppe Barra, Pino Daniele, Edoardo Bennato, Franco Battiato, Francesco De Gregori, Antonello Venditti Fra il 1968 ed il 1969 il Teatro Instabile ospita alcune delle più significative esperienze internazionali del momento: The Open Theatre con The serpent e The mask, Les Trèteaux Libres di Ginevra con Quo Vadis?
Del Grosso è fra gli artefici di una storica tournée del Living Theatre. L’attività del Teatro Instabile prosegue fino a metà degli anni Settanta; negli anni ‘80 Del Grosso fonda il Teatro Tenda 80, un circo itinerante che porta il teatro nelle piazze.
Nel 2001 rifonda il Teatro Instabile nel cuore di Napoli in vico Fico del Purgatorio (sua attuale sede), all’interno dello storico Palazzo Spinelli. Significativa nell’ultimo ventennio la collaborazione tra il TIN, l’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema e la Talentum Production.Nel 2006 va in scena la prima retrospettiva dedicata a Manlio Santanelli, che spazia nei primi venticinque anni della produzione del drammaturgo napoletano, culminando con la prima assoluta di Sei prime scene.
Fino al 2020 il teatro ha ospitato spettacoli diretti da Michele Del Grosso ed interpretati da Gianni Sallustro come “Caravaggio”, “La gatta cenerentola assassina per amore”, “Razzullo e Sarchiapone sotto ‘o tendone”, rivisitazione circense da La cantata dei pastori di Andrea Perrucci, “Mater Camorra e i suoi figli” da Brecht, “‘O vico” di Raffaele Viviani tutti lavori che portano la firma in regia di Michele Del Grosso e Gianni Sallustro.