Napoli e Parigi sempre più vicine grazie al potere dell’arte e della bellezza.
Riaffermando l’importanza della collaborazione tra le istituzioni museali europee, il Museo del Louvre ha
stipulato una partnership di portata senza precedenti per l’anno 2023 in collaborazione con il Museo di
Capodimonte.
Antica residenza di caccia dei sovrani borbonici, il palazzo (la Reggia in italiano) ospita uno dei più grandi
musei d’Italia e una delle più importanti gallerie d’arte in Europa, sia in termini di numero che di
eccezionale qualità delle opere conservate. Capodimonte è uno dei pochi musei in Italia le cui collezioni
permettono di presentare l’intera gamma delle scuole pittoriche italiane. Ospita anche il secondo più
grande gabinetto di disegni in Italia dopo gli Uffizi, nonché una notevole collezione di porcellane.
Una sessantina di grandi capolavori del museo napoletano saranno esposti in tre spazi del Louvre: nella
prestigiosa Gran Galerie, dove avrà luogo un dialogo spettacolare tra due collezioni di dipinti italiani tra le
più importanti al mondo; nella sala della Chapelle saranno raccontate e messe in luce le origini e le diversità
delle collezioni di Capodimonte riunite essenzialmente nella collezione Farnese e Borbonica; infine, nella
sala dell’Orologio saranno esposti quattro capolavori di disegni dell’antica collezione Farnese: il cartone
autografo di Michelangelo, quello di Raffaello e dei collaboratori in dialogo con i disegni di Raffaello e dei
sui allievi conservati al Louvre.
Una ambiziosa programmazione culturale darà a questo invito rivolto a capodimonte dal Louvre, al di là
delle sale museali, le dimensioni di una vera stagione napoletana a Parigi.
“ Nel 2023, i più bei capolavori del Museo di Capodimonte dialogheranno con quelli del Louvre, nello stesso
museo nel quadro di allestimento inedito. Una programmazione musicale e cinematografica arricchirà
questo invito che abbiamo fatto per installare definitivamente Napoli a Parigi per sei mesi. Palazzi reali
trasformati in musei, ricchi di collezioni ereditate dai più grandi sovrani, simboli dei legami storici tra la
Francia e l’Italia, il Louvre e Capodimonte hanno molto da condividere e molto da raccontare. Voglio
sinceramente ringraziare Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte che, in
amicizia, ci ha fatto il grande onore di accettare il nostro invito. Questa collaborazione eccezionale ed
esclusiva illustra perfettamente il legame europeo e internazionale che io mi auguro per il Louvre” dichiara
Laurence des Cars, direttrice del Louvre.
“ Io sono onorato dell’invito da parte della direttrice del Louvre, Laurence des Cars, ed è grande il prestigio
che questa mostra porta a Napoli e al Museo e Real Bosco di Capodimonte. La storia di Capodimonte è
indissolubilmente legata al Regno di Napoli come la storia del Museo del Louvre è legata alla Rivoluzione
francese. Numerosi capolavori di Capodimonte, come la Danae di Tiziano, il Ritratto di Paolo III Farnese
sempre di Tiziano, l’Antea di Parmigianino non saranno delle sorprese per i visitatori parigini, perché queste
sono opere che figurano in molti manuali di storia dell’arte, ma la sorpresa sarà di legarli a Capodimonte,
un museo celebre per gli amanti dell’arte, ma ancora da scoprire per un più largo pubblico. Malgrado il
legame storico dei francesi con Napoli, i visitatori di Pompei non sempre pensano di integrare il loro
moderno “Gran Tour” con la visita in questo museo che si colloca tra i primi musei in Europa” afferma
Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Per la mostra
Curatore generale: Sébastien Allard, direttore del Dipartimento delle Pitture del Museo del Louvre e Sylvain
Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Curatori scientifici: Charlotte Chastel-Rousseau, curatrice al Dipartimento delle Pitture del Museo del
Louvre, Alessandra Rullo, Patrizia Piscitello, Carmine Romano curatori della mostra per il Museo di
Capodimonte, Caroline Paganussi, segretariato della mostra e Francesca Dal Lago, segretariato della
Direzione.
I/SALON CARRÉ, GRANDE GALLERIA E SALA ROSA
(ALA DENON, 1° PIANO)
L’intento dei due musei è quello di vedere i capolavori di Napoli che si mescolano con quelli del Louvre, in
una presentazione davvero eccezionale: l’incontro delle due collezioni.
Le collezioni offriranno ai visitatori una panoramica unica della pittura italiana dal XV al XVII secolo la
collezione del Louvre e quelle del museo in una presentazione davvero eccezionale.
Trentatré dipinti provenienti da Capodimonte, tra i maggiori della pittura italiana, in dialogo con le
collezioni del Louvre (opere di Tiziano, Caravaggio, Carracci, Guido Reni, solo per citarne alcuni) oppure in
grado i completarle consentendo la presentazione di scuole che sono poco rappresentate o non lo sono
affatto – in particolare, la singolare napoletano Scuola napoletana, con artisti dalla potenza drammatica ed
espressiva come Jusepe de Ribera, Francesco Guarino o Mattia Preti.
Sarà anche un’occasione per scoprire La Crocifissione di Masaccio, uno dei maggiori artisti della artista del
Rinascimento fiorentino, ma assente dalle collezioni del Louvre, un grande dipinto storico di Giovanni
Bellini, la Trasfigurazione, di cui il Louvre non ha un corrispettivo, e tre delle più bei dipinti del
Parmigianino, tra cui la famosa ed enigmatica Antea. Il confronto di queste opere con i dipinti del Correggio
promette di essere uno dei momenti salienti dell’incontro.
II/ SALA DELLA CAPPELLA
(ALA SULLY, 1° PIANO)
La collezione di Capodimonte è il frutto di una storia unica nel panorama italiano il che spiega in larga
misura la diversità delle opere esposte. Prima dell’unità d’Italia (il Regno delle Due Sicilie vi fu annesso nel
1861), tre dinastie hanno svolto un ruolo essenziale nella costituzione di questo imponente insieme: i
Farnese, i Borbone e Bonaparte-Murat. Riunendo dipinti importanti come il Ritratto di papa Paolo III
Farnese con i nipoti, opera di Tiziano e il Ritratto di Giulio Clovio di Greco, spettacolare sculture e manufatti
spettacolari, che sono tutti prestiti eccezionali – tra cui il Cofanetto Farnese, la più preziosa e raffinata delle
opere di oreficeria del Rinascimento insieme alla Saliera di Benvenuto Cellini, e lo straordinario biscuit de
Filippo Tagliolini, La Caduta dei Giganti – la mostra nella sala della Chapelle permetterà di scoprire la
ricchezza di questa collezione, riflesso e testimonianza delle differenti età del Regno di Napoli”.
III/ SALLE DE L’HORLOGE
(AILE SULLY, 2 PIANO)
Con più di 20mila opere, il Gabinetto dei disegni e delle stampe di Capodimonte deve parte dei suoi tesori a
Fulvio Orsini, umanista, grande studioso e bibliotecario del Cardinale Alessandro Farnese, noto come il Gran
Cardinale e nipote di Papa Paolo III. Orsini ha costituito la prima collezione al mondo di disegni di studio e
disegni preparatori. Questo approccio nuovo e rivoluzionario ha portato all’acquisizione di quattro cartoni
preparatori di Raffaello e Michelangelo. Mosè davanti al roveto ardente di Raffaello e il Gruppo di armigeri
di Michelangelo sono propedeutici alle decorazioni della Vaticano e sono oggi riconosciute come opere autografe.
Il cartone della Madonna di amore divino e quello di Venere e Amore sono considerate come
opere eseguite dagli allievi dei due maestri. Queste opere estremamente rare verranno presentate al
Louvre in dialogo con celebri disegni conservati nel Cabinet dei disegni del Louvre, come il dipinto Santa
Caterina di Raffaello o il cartone de La Moderazione di Giulio Romano, il più vicino a Raffaello allievo e
collaboratore di Raffaello, recentemente restaurato.
IV/ PROGRAMMAZIONE
Una ricca stagione di concerti e spettacoli e eventi di festa saranno offerti per tutta la durata della mostra,
nell’auditorium e nelle sale del museo. Celebreranno il vivace passato culturale della città partenopea
passato culturale della città partenopea, ma anche la sua potente forza ispiratrice per gli artisti di oggi.
L’orchestra e l’accademia di giovani cantanti della Teatro San Carlo, uno dei teatri d’opera più prestigiosi del
mondo. Scrittori, nonché numerosi registi e attori saranno anche invitati al Louvre per un festival
cinematografico dedicato a Napoli.