Home Arte Fattoria Indaco e tutti i colori dell’inclusione

Fattoria Indaco e tutti i colori dell’inclusione

by Simona Chiusolo

È Luglio a Bologna. Il caldo c’è, si fa sentire e le temperature non sembrano voler cambiare. Nonostante ciò uno spazio per cambiare lo si trova, sia uno concreto Leggere Strutture, sia metaforico Fattoria Indaco, un progetto di danza inclusiva nato dall’unione delle visioni artistiche di Francesca Penzo e Riccardo Olivier. Cambiare cosa? Iniziando, il modo di condividere lo spazio per farlo diventare un luogo, o forse osando anche sbagliare un non-luogo, che a nessun appartiene se non alle differenze. Non c’è immagine che tenga all’interno dello spazio, come l’assenza dello specchio vuole suggerire. Così come non c’è uno stile, una visione, una metodologia o un modello corporeo che domini. 

Le tre giornate di formazione ci accolgono con S.I.I.A.T.E., acronimo di Scottish Italian Inclusive Arts Training Exchange, moderato da Susanna Ferrante e Alex MeCabe. Un percorso che ci invita a cercare il contatto, lo scambio anche verbale, la creazione condivisa e istantanea. Insomma pratiche che S.I.A.N.O.  godibili e accessibili a chiunque.

Dal mondo variegato sul filo di Scozia e Italia si è poi passati al laboratorio di movimento e composizione offerto dalla performer e coreografa genovese Chiara Ameglio, una visione sul mondo occidentale del contemporaneo che poche ore dopo verrà sostituita dall’esuberanza ritmica di Bifalo Kouyate e Kalifa Kone con il loro laboratorio di danza africana del Mali. Per finire il cerchio festivo di Bifalo ci conduce verso quello riflessivo proposto da Viviana Gravano, curatrice di Arte Contemporanea e Docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano, con la sua lecture interattiva sul corpo nell’infraordinario.

Chiaramente questa lista non può contenere gli stimoli e soprattutto la volontà al cambiamento iniettata in ogni singola esperienza, nello spazio e nella pratiche dal gruppo di formatori e moderatori. L’invito è quindi quello di provare sulla propria pelle un’esperienza differente dai soliti laboratori di formazione. É proprio un provare, se non per credere, almeno per capire. Come? Fattoria Indaco vi aspetta con altre giornate di formazione a Parma dal 12 al 14 settembre, presso Professione Danza e a Modena dal 24-26 settembre presso Abate road.

Per info:

[email protected] 

Per saperne di più:

https://www.micce.it/2021/07/13/fattoria-indaco-terza-edizione/

https://www.fattoriavittadini.it/fattoria-indaco

Ph. Credits Raffaello Rossini

 

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