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Il marketing per le scuole di danza

Tra le arti performative più antiche e più conosciute c’è sicuramente la danza: documentata fin dalla preistoria, è presente in tutte le tradizioni e le culture. In Italia ci sono oltre 17.000 scuola di danza “ufficiali” (senza contare tutti gli istruttori che lavorano in proprio o danno lezioni private) che coinvolgono più di otto milioni di allievi.

Livenet, oltre ad essere editore di Live Performing & Arts e di Livenet News, opera nel settore con Livecode Full Media Agency e per questo motivo ho avuto modo di studiare alcune delle tecniche principali che le scuole di danza usano per promuovere i propri corsi.

Il primo modo per farsi conoscere (forse il più semplice e immediato) è il passaparola, in particolare per le fasce di età dei più piccoli; infatti i genitori chiedono e danno consigli sulla scuola più conosciuta, più comoda, con l’insegnante di miglior reputazione. Basta convincere i genitori più influencer per riuscire a raggiungere un buon numero di iscritti senza troppa difficoltà.

Le attività di recente apertura – e che quindi non sono già riuscite a farsi conoscere dai genitori suddetti – preferiscono i metodi più classici, come il volantinaggio e l’affissione locale di manifesti o talvolta qualche pubblicità sulle TV locali.

Un altro modo per pubblicizzare la scuola e i corsi è l’utilizzo hobbistico dei social network, in particolare Facebook e Instragram. Il fatto che gli insegnanti siano quasi sempre a loro volta performer fa sì che, postando sui social le proprie attività, raggiungano (involontariamente o meno) potenziali allievi.

In conclusione ho visto che davvero pochi operatori del settore studiano e mettono in atto vere strategie di marketing per la propria scuola, accontentandosi dei risultati raggiunti con attività fatte in casa.

Se non si vuole crescere più di tanto, oppure se l’insegnamento della danza è solo un’attività collaterale ad altro, allora passaparola, marketing di vicinato, social personali possono andare benissimo.

Se invece dall’insegnamento si vogliono ricavare profitti, importanti per crescere e fare investimenti nelle strutture e nella formazione, creando un brand che renda gli allievi orgogliosi di poter dire “io ho studiato qui”, è necessario a mio avviso avviare delle attività di marketing strutturato con una visione che vada oltre l’immediato e oltre la semplice esigenza di “riempire il corso in partenza”.

Andiamo ad analizzare cosa intendo per attività di marketing strutturato, relativamente alle scuole di danza?

Come fare pubblicità alla propria scuola di danza

Attenzione: qui non andrò a ragionare sui corsi da tenere, sulle metodologie di insegnamento, sulle quote mensili o sulla struttura. Queste sono voci del business plan, che va fatto prima ancora di aprire la scuola! Per redigere un buon business plan vi sarà utile il supporto di un consulente che vi potrà anche consigliare il regime fiscale, gli eventuali finanziamenti disponibili e così via. Nei prossimi paragrafi parlerò unicamente di come posizionare sul mercato una scuola di danza che ha già una sua identità.

Ah già: l’identità. Partiamo proprio dal fatto che dovete essere correttamente riconoscibili! Un nome adeguato ed evocativo del tipo di servizio fornito e un buon logo sono la base per promuoversi; anche in questo caso rivolgersi a un professionista che partendo dalla vostra idea realizzerà un logo e una brand identity è sicuramente importante.

Abbiamo l’identità, via sui social network ad aprire gli account? no.

Creiamo un sito web efficace

Perché un sito web, che per quanto costi poco comunque richiede un investimento, se con i social network abbiamo uno spazio gratis? Semplicemente perché quando non paghi il prodotto sei tu. E poi perché, da imprenditori, non possiamo fidarci solo di qualcuno che ci dà qualcosa gratis, visto che da un momento all’altro potrebbe togliercelo.

Non è una novità, infatti, che i social network abbiano piena libertà di disattivare pagine e account o di cambiarne l’aspetto grafico e le condizioni di servizio per i più disparati motivi; basare tutti i propri introiti su di essi è un po’ come affidare le chiavi della nostra struttura a qualcuno che per buon cuore ogni mattina viene ad aprirla. Un giorno che questa persona dovesse decidere di non venire più… inutile che continui, vero?

Il nostro sito web, invece, è casa nostra. Possiamo pubblicare ciò che vogliamo nel formato che vogliamo con la garanzia che nessuno oltre noi possa prendere decisioni al riguardo. Dal punto di vista degli utenti, avere un sito web dimostra che si è voluto investire in modo solido sul proprio brand e che saremo presenti qui anche domani.

Lavoriamo sui Social Network

Una volta posate le giuste fondamenta, si potrà anche pensare ai social network. In questo settore Facebook e Instagram la fanno da padroni, quindi sicuramente una pagina Facebook (non un account personale, per carità!) e un account Instagram Business saranno utili a farci conoscere.

In questo caso un servizio fotografico professionale servirà per le prime foto, per gli album istituzionali e alcuni degli scatti potranno essere utilizzati anche successivamente per fare delle creatività promozionali.

Sui social sarà necessario bilanciare correttamente l’attività informativa e divulgativa con quella strettamente promozionale; la domanda da farsi è: perché un utente dovrebbe seguire la mia pagina? Se facciamo solo pubblicità l’utente si disaffezionerà immediatamente.

Con un Social Media Manager potrete valutare la giusta proporzione tra i messaggi e studiare un piano editoriale per i vostri account.

Acquisiamo link e menzioni di qualità

Nessun uomo è un isola,  diceva John Donne… o più semplicemente non possiamo cantarcela e suonarcela da soli. Con gli strumenti visti prima siamo molto autoreferenziali, quindi è necessario uscire fuori e trovare qualcuno che parli di noi.

Una rivista di settore che parli di noi e racconti le nostre attività farà si che gli utenti acquisiscano da fonti diverse le informazioni su di noi, completando il loro quadro che si sono fatti delle nostre attività.

Live Performing & Arts ha un indirizzo per ricevere comunicati stampa: se fate un’attività interessante, uno spettacolo particolare o qualcosa che ritenete possa essere pubblicato, scriveteci a [email protected] affinché la nostra redazione possa valutare se pubblicarlo sul sito web, sul mensile cartaceo o sul podcast.

Anche l’acquisto di una pubblicità su una rivista cartacea (il nostro mensile, ad esempio…) è un investimento di prestigio: come il sito web dimostra che si sta investendo e inconsciamente comunica all’utente solidità e professionalità.

Collaboriamo

Come detto prima, non siamo soli e non dobbiamo comportarci come tali. Non aver paura di lavorare insieme ai competitor dimostra sicurezza. Tutti gli istruttori ne conoscono altri che operano in zone più o meno distanti tra loro. Cerchiamo altre scuole che fanno corsi complementari ai nostri e organizziamo delle attività insieme, mixando tutti i canali a disposizione. Facciamo rete, si sente sempre più spesso. Potremmo scoprire che una ballerina classica vuole fare anche pole dance!

Contattiamo i licei coreutici della nostra zona e invitiamo gli studenti a un open day in cui raccontiamo le nostre attività e ci divertiamo con test, gare e esibizioni. Offriamo dei corsi gratuiti all’associazione culturale più vicina a noi. In poche parole coinvolgiamo la nostra potenziale utenza!

In conclusione

I punti riportati sopra sono solo alcuni dei possibili metodi per promuovere la propria attività.

Livecode e Live Performing & Arts hanno studiato dei pacchetti utili a chi vuole fare pubblicità alla propria scuola di danza, visibili qui: https://danza.livecode.it .

Se avete trovato interessante questo articolo, se volete dirmi la vostra opinione o avete suggerimenti per migliorarlo, contattatemi via email oppure sul mio account Facebook!

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