La patologia neurodegenerativa che ha colpito Ezio Bosso non gli permette più di suonare e intervenendo durante la Feira del Levante Bosso il 15 Settembre 2019 ha detto ai fan:
“Ve lo chiedo: se mi volete bene, smettete di scrivermi che vorreste vedermi al pianoforte. Non sapete la sofferenza che mi provoca, perché non posso, ho due dita che non rispondono più bene e quindi non posso più dare alla musica abbastanza. E nel momento in cui saprò di non riuscire più a gestire un’orchestra smetterò anche di dirigere”.
Il musicista Ezio Bosso (48 anni) pianista, compositore e direttore d’orchestra, dal 2001 soffre di una malattia neurodegenerativa (i cui effetti sono simili a quelli della sclerosi laterale) che nel tempo gli impedisce di articolare i movimenti; ha quindi preso la difficile decisione di smettere di suonare il pianoforte.
Tuttavia questa richiesta, rivolta soprattutto a coloro che amano di più la musica di Bosso, è stata strumentalizzata secondo il musicista che non ha apprezzato il “pietismo sensazionalistico” sotto la cui lente ogni riflessione personale viene annullata; lo stesso Bosso quindi ha dovuto spiegare in un post che quanto esternato non si riferiva affatto a un suo imminente ritiro dalla scena musicale ma di una decisione sofferta, quella di non suonare più il pianoforte, presa tempo fa e dunque irrevocabile:
Ezio Bosso ha quindi chiuso l’argomento con positività (quella che con coraggio va tramessa a chiunque):
“Continuo a fare musica e meglio di prima! Non mi sono ritirato! (….) Sono felice di ciò che faccio, tantissimo!”